Una storia che insegna e fa sperare!

Poco più di un anno fa ho conosciuto una persona, un imprenditore, che ho avuto la fortuna e l’onore di accompagnare nei mercati esteri.
Si chiama Gianluca Tondi e dirige la TM Italia, di Ascoli Piceno, azienda specializzata nella manifattura di cucine di design.

Sì, perché di cucina stiamo parlando, quel luogo che ai tempi dei nostri nonni, nei palazzi importanti, era destinato alla massaia, relegato ai piani terra, lontano dagli ambienti in cui si riceveva.
L’ambiente cucina da una ventina d’anni è entrato di prepotenza nel salotto: è spazio per la convivialità, il cibo non è più solo una necessità ma un piacere, far da mangiare una forma d’arte, i mobili della cucina sono un vanto da mostrare.
TM Italia ci ha messo qualcosa in più: l’innovazione tecnologica spinta al servizio del design, con la cura maniacale che solo l’artigianalità di massimo livello sa dare. Ha messo in pratica, in altre parole, quello che in Italia ci sentiamo dire dalla mattina alla sera: che per vincere globalmente bisogna puntare alla qualità e posizionarci nella fascia premium dei mercati esteri. Vero, ma per niente facile o scontato solo perché siamo Italiani.

Di rado ho conosciuto imprenditori dediti alla propria attività in modo così totalizzante: scherzosamente l’ho soprannominato il Monaco tibetano delle cucine, perché per Gianluca la vita coincide con la sua impresa: si tratta per lui di un’Appassionante Responsabilità Assoluta.
Quest’estate – mi ha detto – non vado in vacanza da nessuna parte, resto a casa. Visto che a causa del Covid19 non ho potuto viaggiare per lavoro, allora non mi sembra giusto viaggiare per piacere.

Questo (e molto altro) è Gianluca che con il Designer Ruadelpapavero ha ottenuto oggi a Milano il  Compasso d’Oro per il modello di cucina Rua: stiamo parlando del premio di Design più importante del mondo. Tra gli altri vincitori ci sono nomi come Ferrari, Flos, Brembo e via di seguito e il fatto che abbia vinto per il settore cucine una PMI apre uno squarcio di ottimismo in questo periodo buio: i premi così prestigiosi non sono destinati sempre e per forza ai soliti Golia, ma anche ai Davide, basta che lo vogliano davvero.
E la TM Italia lo ha voluto con tutte le sue forze.
Quando c’è la perseveranza, il lavorare a testa bassa tutti i giorni senza lamentarsi o recriminare, la modestia di voler conoscere sempre di più, quando c’è la passione che scandaglia nella mente i modi per uscire dalla massa e diventare quell’uno a cui tutte le strategie di marketing ambiscono, allora non c’è più storia: la storia se la fa l’azienda da sola.