In quanti lo sanno fare? Quante aziende prevedono questo tipo di attività così fondamentale per una gestione del passaggio all’estero?

E’ diffusa l’idea che il business plan sia appannaggio solo delle imprese di grandi o medie dimensioni. Di quelle che hanno i manager. Ma, manager non si nasce, si diventa.

Direi, al contrario, che quanto più piccole sono le imprese che intendono muoversi fuori dai confini nazionali, quanto più è importante pianificare le attività da realizzare, l’investimento che queste implicano e gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere.

Un business plan per l’estero non deve necessariamente riguardare un grande processo di internazionalizzazione. Può essere pianificato anche un piccolo progetto, un primo passo ben costruito verso l’indipendenza dal mercato domestico. Un primo passo verso una crescita dell’impresa, che sia sostenibile.

Il business plan si fa per 3 motivi:

  1. Identificare il budget necessario e quindi la portata dell’investimento necessario
  2. In caso di necessità, per presentare un progetto credibile a una banca per un finanziamento, a un bando, o a un partner che voglia partecipare al progetto
  3. Spiegare internamente all’azienda la business idea con i suoi obiettivi e i cambiamenti necessari per perseguirli.

L’elaborazione della pianificazione coinvolge tutta l’azienda, come una squadra di calcio, in una strategia che prevede ruoli precisi e upgrade per tutti quanti: i commerciali, la produzione, chi si occupa di marketing, l’amministrazione, il customer care. Le azioni previste riguardano formazione, aggiornamento, innovazione di prodotto e di processo.

Il business plan deve essere:

SOSTENIBILE: in rapporto al budget disponibile, al contesto in cui opera l’impresa, alla sue risorse interne e competenze esistenti, ma anche alla sua mentalità.

MISURABILE: attraverso un’attività costante di report e controllo del budget. Questo serve all’azienda a controllare il processo e a rivedere per tempo le azioni, gestire gli scostamenti e intervenire nelle scelte direzionali.

L’EXIM Manager, esperto in processi di internazionalizzazione, sa fare il Business Plan per l’Estero per pianificare insieme all’azienda le attività necessarie a presentarsi in modo adeguato e vincente sui mercati esteri. Ma anche e soprattutto traferisce un metodo manageriale alla gestione imprenditoriale.